Mondi che si uniscono

Mondi che si uniscono

Il bisogno di insegnare o imporre qualcosa a qualcuno che è in relazione con noi, è per lo più una necessità personale e non so fino a che punto sia un vero atto di espressione di amore per l’altro.
Dire cosa vogliamo per noi è più sincero e vero e utile.
Dirlo con gentilezza, ancora meglio. Chiedere ciò che desideriamo con gentilezza, parlando di come ci sentiamo.

Non è detto che ci si possa riuscire facilmente se non siamo cresciuti in un ambiente che ha favorito questo tipo di comunicazione ma ci si può arrivare. Ci si inzucca parecchio nel corso dei tentativi.

Poi alla fine penso che nulla ci sia di giusto o sbagliato, nella coppia ci si integra e ci si dissolve in continuazione, quel “solve et coagula” che alla fine conduce a un pianeta nuovo che si crea insieme.

Ciò che disintegra l’amore sono a mio avviso le azioni dell’impuntarsi su questioni di principio, arroccarsi sulla difesa di valori che spesso chi attacca, ha già violato per primo in più modi in capo a se stesso.

Mediamente ciò che più ci fa infiammare appartiene a ferite infantili aperte che nulla hanno a che vedere con la realtà che stiamo vivendo, e per uccidere i colpevoli di secoli fa, devastiamo le nostre relazioni.

Nella coppia la vera sfida è provare amore per noi stessi senza uccidere l’altro, la sfida non è la competizione con la controparte. La sfida è l’inclusione, cui non si è più abituati. Meglio giudicare, si fa meno fatica.

Insomma spesso e volentieri un più bel tacer non fu mai abbastanza.
Si stesse più in silenzio e meno attaccati al cervello e ai cellulari facendo cose insieme, sarebbe tutta un’altra vita.

In questo mandala sto lavorando su Latona, sul cristallo di Fluorite e sulla nascita di Artemide e Apollo.

SaraMaite

http://www.lesettepleiadi.com

http://www.lesettepleiadi.com
http://www.saramaitegirardi.com

Colpa colpa colpa… Ma di chi? Ma de che?

Colpa colpa colpa… Ma di chi?  Ma de che?

Non sono gli altri a toglierci la felicità, l’entusiasmo o la serenità (e chi più ne ha più ne metta), siamo prima di tutto noi a lasciare che questo accada.
Solo in casi veramente gravi accade, e se siamo preparati, resta una situazione gestibile, con i dovuti tempi.

È come noi decidiamo di gestire gli eventi, che fa la differenza.

Se è sempre colpa degli altri forse è perché noi non sappiamo trovare soluzioni adatte alla situazione da cui ci stiamo lasciando fagocitare.

Perché?
Ad esempio perchè siamo attaccati agli atteggiamenti e alle convinzioni apprese da qualcun altro,
tipo la famigerata bisnonna Abelarda sempre incazzata con tutti
… o il prozio Giangiulio che si lamentava giorno e notte della pesantezza della vita.

Finché invertiamo la responsabilità delle nostre emozioni e la imputiamo all’atteggiamento altrui, sarà sempre comodo crogiolarci nel lamento e mantenere alto il livello di sforzo ed entrare in distress.

*Nella foto: io che ieri cercavo la pace e il silenzio per poter studiare all’aperto e laggggente mi si siedeva accanto a frotte a far casino. #leggedimurphy
Soluzione personalizzata e per me sostenibile: auricolari con musica a palla, respiro e… Poi con calma, rido.
Obiettivo raggiunto, con o senza gente intorno.
Soddisfatta.

L’autocoaching in questi momenti è provvidenziale. Se “in auto” non sei capace, chiamami/scrivimi, che ti seguo volentieri.

http://www.saramaitegirardi.com

Credere o vedere

Credere o vedere

Osserva ciò che è.


In qualunque momento del tuo percorso, avere fiducia nella vita è fondamentale ed è un’azione molto diversa dal credere che qualcosa o qualcuno sia diverso da ciò che esprime in modo concreto.


Occhi e cuore aperto.
Mente ferma.
Il focus ce lo metti tu, così come l’intento creativo.
Quando pensi a ciò che vuoi, pensalo come già fosse fatto, in bene e in amore.
Sempre.

SaraMaite

Immagine da web

Anche se…

Anche se…

Quante volte in relazione vengono pronunciate frasi del tipo:

Ti amo “anche *se…”
Ti amo “anche **quando…”

Quanta differenza passa in un cambio di parola!

Quante condizioni!

Senza il bisogno di metterci l'”anche”, sarebbe davvero tutti i giorni Natale…

SaraMaite

Credits immagine: http://www.nanamicowdroy.com

Lasciar andare

Lasciar andare

Non puoi eliminare il passato.
Non potrai mai cambiarlo poiché
“è stato ciò che è stato” in tutta la sua multidimensionalità.

Una cosa puoi fare. E dipende solo da te.
Puoi cambiare il modo con cui ti relazioni ad esso, traendone tutto il nutrimento possibile.
Generare un’accoglienza che porta consapevolezza e trasforma il rammarico e il dolore in pace, che abbraccia il tuo “bambino interiore” e lo porta nel cuore per sempre.
Così si integra. E il cuore si ripara.

Così si lascia andare.

È facile? No. Non credo.
Si può fare?
Sì. Si può fare.

♥️

Foto da web Pixabay