In viaggio verso di te

In viaggio verso di te

Ciò che “desideriamo profondamente” in connessione animica, arriva quando siamo in grado realmente di sostenerlo.
La gestazione si compie.

Una relazione, un successo lavorativo, un passaggio fondamentale, un trasferimento… tutto…
Tutto si muove in relazione alla nostra connessione più profonda con l’anima. La nostra essenza ci abita da sempre e spinge per farci muovere verso ciò per cui ci siamo manifestati in questa vita.

La pesantezza del cappottino della personalità non è più adatta per sostenerci nell’ascolto profondo e nel vivere allineati a noi stessi, poiché è frutto di una deviazione di rotta avvenuta in un momento primario della nostra esistenza. Quella deviazione da bambini ha avuto un senso. Ora ha cessato di averlo.
Se amiamo oggi finalmente anche quel cappotto che sino a ora ci ha protetti ma anche condizionati, allora avremo un’opportunità in più di andare verso noi stessi e la nostra vera missione.

Potremo dismettere quel cappotto una volta osservato e ringraziato, lasciandocelo alle spalle.

La vita sostenuta dai nostri talenti ci aspetta esattamente nel momento in cui decidiamo di prenderci la responsabilità di dar loro forza e amore.
Servono impegno e dedizione per generare la spinta di nascita della nostra vera manifestazione, dormire aspettando che arrivi il regalo dal cielo non aiuterà.

#moveyourassbaby

Vola!!!

Sara

Cellulare… specchio delle mie brame

Cellulare… specchio delle mie brame

Fastidio.
In coppia. Con gli amici.
Al lavoro… In famiglia.
E quando accade davanti ai figli piccoli, piccolissimi!!! che poi procedono ad apprendere osservando i genitori… (è un metodo di apprendimento passivo efficacissimo nell’infanzia, nel bene e nel male)… si perpetuano queste tristezze.

Chi rappresenta quel telefono?
Quale parte di noi?

Buona giornata ♥️ Sara

Grazie al mio contatto FB che ha pubblicato questa foto, non ne conosco le origini reali. Non ricordo più da dove l’ho presa ma mi ha dato uno spunto molto ricco. Per rimozione in seguito a rivendica di diritto di proprietà contattare l’admin.

Grazie 🙏

Il Senso della Vita in tempi “impegnativi”

Il Senso della Vita in tempi “impegnativi”

Siamo arrivati alla fine del 2020: ancora non si vede la fine della crisi causata dalla gravosa gestione sistemica dell’affare Covid-19.

Molte persone sono in sofferenza.
Questa crisi amplia la forbice tra presenza e assenza di coscienza come da un secolo non accadeva. Costringe a maturare e a creare, a diventare forti di noi stessi e in noi stessi, e a dare valore a chi ci sta accanto da tanto tempo e forse prima davamo per scontato.

“Corona” per chi mastica un po’ di simbolismo, non è un nome casuale: il demone di Sahasrara/Keter è l’attaccamento, il voler avere tutto sotto controllo. Ebbene, abbiamo un ottimo esercizio in corso ragazzi e ragazze!
Cosa vogliamo imparare da tutto questo?
Come possiamo utilizzare questo momento veramente impegnativo per creare qualcosa di utile per noi e per gli altri?

Per rispondere ai miei quesiti, amo riportare questo pezzo meraviglioso di Viktor Frankl, padre della Logoterapia, uno degli uomini più indicati al mondo per parlarci del senso della vita, visti i trascorsi drammatici suoi e della sua famiglia nei campi di concentramento ai tempi della seconda guerra mondiale.

“L’importante non era ciò che ci aspettavamo
ma ciò che alla vita apportavamo.
Anziché domandarci se la vita avesse un senso
dovevamo immaginare di essere noi
a dare un senso alla vita, ogni giorno,
ogni ora”.
Viktor Frankl

Grazie per aver visitato le mie pagine ❤

Sara

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Il Tutto

Il Tutto

Tutto ciò che esiste è in me.

Esiste così come è, com’è stato e come sarà. Poiché io esisto, esiste in me, con tutto ciò che causa, senza distinzioni fra bene e male e fra meglio e peggio.

La domanda è: “Come mai talvolta mi sento inferiore di fronte agli altri e alle cose? Perché cerco di essere o di diventare migliore di essi? Perché mi ammalo invece di essere sano? Perché tento di liberarmi di qualcosa o di sfuggire a qualcosa? Posso, essendo unito a tutti in egual misura e un tutt’uno con loro, essere superiore o inferiore a loro, nonostante il punto d’arrivo sia sempre lo stesso?”

L’altra domanda è: “come posso tornare al tutto?”

Ci riusciamo con il corpo.

Recentemente ho sperimentato su me stesso che ciascuno dei miei denti dá voce a una persona a sé, una persona che sono stato e che continua a essere. Si fa ricordare in base a come si manifesta. Pretende di essere accettata come mia pari, comunque sia stata e continui a essere. Inoltre la incontro continuamente nelle altre persone, ben disposta o mal disposta nei miei confronti e io nei suoi.

La domanda è: “dove vuole arrivare questa persona? A quale persona mi voglio e mi devo rivolgere per diventare finalmente tutto?”

Devo rivolgermi a coloro che si sono separati da me e da cui mi sono separato, consapevolmente o inconsapevolmente, dal momento che già da tempo si sono sottratti alla mia attenzione e io alla loro, ma non all’attenzione del mio corpo e dei suoi sintomi.

Si manifestano irresistibilmente attraverso il mio corpo e i suoi sintomi.
Per questo prego i miei sintomi fisici, soprattutto quelli che mi accompagnano già da tempo:
“Vi prego mostratemi a chi si rivolge il vostro sguardo. Chi attende da tempo che anch’io lo guardi negli occhi, lo ritrovi e lo ami?”.

Tutto d’un tratto si manifestano innumerevoli persone, tutte vicinissime.
“Perché nel frattempo sono rimasto separato da loro, anche se sono una parte di me? Dov’erano? Ero solo una piccola parte di esse, presuntuoso e vuoto?”.

Sento le lacrime agli occhi. Lentamente avanzo a tentoni verso di esse, comunque siano state e continuino a essere in me. Pian piano le percepisco e sento che mi sfiorano, tutte loro. Ognuna di esse, comunque sia stata e, con esse, tutto di esse permeato e un tutt’uno con ognuna di loro.

Solo ora sento di vivere pienamente, un tutt’uno senza distinzione con qualcosa di essenziale.
Un tutt’uno completo e umile: un tutt’uno con amore.

(Verso nuovi spazi, B. Hellinger, 2013)

Amo questo pezzo, parla di tutti noi, indistintamente. Come Uno. Amore puro.

Sara

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