Il Senso della Vita in tempi “impegnativi”

Il Senso della Vita in tempi “impegnativi”

Siamo arrivati alla fine del 2020: ancora non si vede la fine della crisi causata dalla gravosa gestione sistemica dell’affare Covid-19.

Molte persone sono in sofferenza.
Questa crisi amplia la forbice tra presenza e assenza di coscienza come da un secolo non accadeva. Costringe a maturare e a creare, a diventare forti di noi stessi e in noi stessi, e a dare valore a chi ci sta accanto da tanto tempo e forse prima davamo per scontato.

“Corona” per chi mastica un po’ di simbolismo, non è un nome casuale: il demone di Sahasrara/Keter è l’attaccamento, il voler avere tutto sotto controllo. Ebbene, abbiamo un ottimo esercizio in corso ragazzi e ragazze!
Cosa vogliamo imparare da tutto questo?
Come possiamo utilizzare questo momento veramente impegnativo per creare qualcosa di utile per noi e per gli altri?

Per rispondere ai miei quesiti, amo riportare questo pezzo meraviglioso di Viktor Frankl, padre della Logoterapia, uno degli uomini più indicati al mondo per parlarci del senso della vita, visti i trascorsi drammatici suoi e della sua famiglia nei campi di concentramento ai tempi della seconda guerra mondiale.

“L’importante non era ciò che ci aspettavamo
ma ciò che alla vita apportavamo.
Anziché domandarci se la vita avesse un senso
dovevamo immaginare di essere noi
a dare un senso alla vita, ogni giorno,
ogni ora”.
Viktor Frankl

Grazie per aver visitato le mie pagine ❤

Sara

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